mercoledì, maggio 02, 2012

ORISTANO CAMBIA PELLE: "NOTTE BRAVA, LA CITTA' CHE RIVIVE". COME TRASFORMARE UN SOGNO...IN REALTA'!

Oristano, 2 Maggio 2012

Cari amici,

credo che per raggiungere i traguardi, soprattutto quelli importanti, sia necessario essere tenaci e costanti, senza mai arrendersi ai prevedibili insuccessi ed alle difficoltà.

Il progetto che questi giorni si è realizzato, credo con grande soddisfazione di tutti, ci da la dimensione di quanto la mia precedente affermazione possa essere considerata valida.

“NOTTE BRAVA LA CITTA’ CHE RIVIVE” questo il titolo che è stato dato al progetto oristanese, studiato per dare una prima “risposta” a tutti i cittadini, consapevoli del forte bisogno di pulizia che c’è anche nella nostra città.

Il Progetto “Notte brava”, che fa parte di un Bando della RAS, Assessorato della difesa dell’ambiente, è stato concepito e finanziato per concretizzare quelle “azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità”, attraverso le Onlus che operano nel campo della sostenibilità ambientale e sociale.

L’iniziativa sviluppata nella nostra Città ha inteso valorizzarla , abbellendola attraverso diverse azioni , concentrandosi su una particolare porzione del centro storico di Oristano, comprendente il monastero di S. Chiara. Gli interventi, destinati alla pulizia ed all’abbellimento floreale della zona interessata, sono stati assegnati agli studenti delle classi 3^ A, 3^ B e 2^ F del corso serale dell’Istituto d’Arte di Oristano.

Il progetto regionale, gestito dalla Cooperativa Digitabile Onlus, in stretta collaborazione con il SIL- Patto territoriale Oristano, annovera non pochi “Partner”, che hanno chiesto ed ottenuto di far parte dell’operazione: Eccoli.


Presentando il progetto il Commissario del Comune di Oristano, Dr. Antonello Ghiani, nella Conferenza stampa , tenuta unitamente al Presidente della Cooperativa Digitabile Giorgio Oggiano, al Presidente del PTO-SIL Celeste Salaris, al Curatore dell’Antiquarium arborense Raimondo Zucca e alla responsabile del progetto Stefania Carletti, ha sostenuto che: “…si parte dalla formazione all’interno della scuola e si arriva al ripristino, restauro, pulizia e abbellimento dell'area intorno al Monastero di S. Chiara e delle mura di alcuni edifici circostanti”.

Scelta felice, quella fatta, perché il Monastero di Santa Chiara e la zona intorno al complesso religioso, costituiscono una delle aree più belle del centro storico cittadino. Gli oristanesi vivono con grande affetto questo nobile ed antico luogo, e vederlo ripulito e riportato al decoro ed alla dignità che merita potrà, oltre che essere un “piacere grande”, essere un monito ed un forte invito ai giovani ed alle nuove generazioni, per inculcare Loro il rispetto nei confronti del grande patrimonio culturale della città.

Il CLUB ROTARY di Oristano a cui appartengo ha raccolto con gioia l’invito a far parte del progetto. Del resto l’obiettivo numero uno del Club per questo anno rotariano è proprio quello del “decoro” della nostra Città!

Oltre che partecipare ai lavori di pulizia previsti, il nostro club si è accollato anche l’onere di portare avanti il concorso “Case Fiorite”, che potrà completare, in modo degno, la brillante iniziativa. In poco tempo il progetto è stato portato avanti e realizzato.

Dopo una razionale preparazione ed a conclusione di un percorso prima teorico e poi pratico che ha coinvolto non solo i ragazzi prima citati dell’Istituto d’Arte ma anche i loro insegnanti, Venerdì sera la squadra dei ragazzi ha iniziato il lavoro di ripulitura degli antichi muri del Monastero; sono state abrase non solo le scritte insulse e volgari, ma si è cercato anche di ridare uniformità alle zone ripristinate. Alcuni ragazzi della squadra provvedevano, nel frattempo, a ripulire le strade dalle erbacce, dai rifiuti e dalla spazzatura. Negli spazi liberati sono state poi messe a dimora piante e fiori, recuperando in parte le vecchie fioriere sgangherate diventate cestini porta rifiuti, e sistemandone di nuove, realizzate con materiali riciclati o costruite da loro stessi o dai loro compagni nei laboratori di ceramica della loro scuola.

A guardare oggi, alla luce del sole, questo angolo pieno di storia si resta in parte stupiti e piacevolmente soddisfatti. Spostandosi, poi, dalla piazzetta della Chiesa verso il portico di S. Chiara si prova un senso di pace e di raccoglimento, agevolati dal modificato spazio circostante, reso pulito e profumato dei fiori di fresca messa a dimora.

Percorrendo lentamente il portico (l’antico denominazione era “Su brocciu de Santa Crara”), ripulito e ridipinto di un tenue colore giallo, si prova un piacere da tempo sconosciuto. I delicati fiori dipinti sulle pareti rinnovate strappano un sorriso anche al passante frettoloso. Ci si ferma incuriositi a leggere il contenuto dei pensieri che i ragazzi hanno voluto riportare per sensibilizzare tutti: vecchi e giovani. La città è un bene prezioso, patrimonio di tutti, e tutti siamo tenuti a rispettarla e farla rispettare.

Ecco uno scorcio che evidenzia la positività dei ragazzi:


Sono parole semplici, ma di grande efficacia. Credo che loro ne siano ben coscienti e sono convinto che il “loro futuro pulito” lo sapranno costruire con forza e determinazione.

Operazione, questa di “Notte Brava”, che potremo considerare quasi una provocazione, nei confronti dei non pochi vandali e delle "bande" di ragazzi e ragazzini che la notte frequentano quegli angoli bui della città. E’ una scommessa che Oristano si augura di vincere. Per il momento, a distanza di una settimana dalla “pulizia” il portico è ancora intatto, anche se qualcuno ha scommesso che non passeranno molti giorni prima che si debbano “raccogliere i cocci”. Sarebbe davvero un peccato che un lavoro particolarmente impegnativo, come quello fatto nel portico di S. Chiara, che collega via Santa Chiara a piazza Tre Palme, venisse riportato allo scempio precedente. Basterebbe un attimo di riflessione per notare quale abissale differenza passa tra il precedente strato di "graffiti" che lordava le pareti, prodotto da diverse generazioni di presunti o sedicenti "writers", e lo stato attuale, che vede, ora, le rinnovate e linde pareti piacevolmente decorate con tanti coloratissimi fiori.

La "Notte brava" dei ragazzi dell'Artistico è terminata Venerdì a sera inoltrata, intorno alle 21, ma già due ore prima, con una cerimonia formale essi avevano provveduto a restituire al Commissario straordinario, Dr. Antonello Ghiani, il pezzo di città che avevano ricevuto in consegna dalle sue mani qualche mese prima, con l’impegno (mantenuto) di rimetterlo a nuovo.

Evento dimostrativo, quello realizzato, che certamente non può certo bastare a restituire all’intero centro storico un aspetto di decoro. Per restituire decoro alla Città non basteranno le iniziative estemporanee, che possono essere considerate solo come esempio e stimolo. In futuro serviranno scelte urbanistiche di lungo periodo, che favoriscano il recupero del cuore antico della città che ha un passato che merita e che reclama dignità e decoro. Tutto questo, però, non basterà. Servirà, soprattutto, costruire in tutti i cittadini, partendo proprio dai giovani, una diversa cultura della cosa pubblica, del rispetto dell’ambiente e dell’educazione civica. Con la forza, necessaria in una prima fase, non si arriva lontano, come l’inasprimento delle pene per i reati ha dimostrato. Prevenire educando è meglio che reprimere, dopo, punendo.

Per ora, cari amici, apprezziamo il positivo segnale dato a grandi e piccoli dal successo di questa “Notte Brava”, che ha trasformato, in un piccolo spazio della nostra città, un “sogno in una bella realtà”!

Grazie a tutti dell’attenzione.

Mario

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