domenica, novembre 04, 2012

ORISTANO: PASSEGGIANDO NEL CENTRO STORICO IN CERCA DI FALSI “PERSONAGGI D’AUTORE”. ADESIONE E PARTECIPAZIONE ALLA “IX GIORNATA NAZIONALE DEL TREKKING URBANO”, ALLA SCOPERTA DELLA STORIA DI “ARISTANA” E DI ALTRI PERSONAGGI INESISTENTI!


Oristano 4 Novembre 2012,
Cari amici,
ieri si svolta una bellissima passeggiata nel centro storico della città. 
Quest’anno Oristano ha dato piena adesione alla partecipazione alla “IX GIORNATA NAZIONALE DEL TREKKING URBANO”, ideata nel 2002 dal Comune di Siena, e che oggi annovera una bella rete di Città storiche partecipanti. L’evento, curato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Oristano in collaborazione con il CONI, la Pro Loco, i Lions e il Rotary club, Slow food e Cavatappi d’idee e la Cooperativa La Memoria Storica, ha coinvolto, oltre l’assessore al Turismo Peppino Marras, il direttore dell’Antiquarium Arborense Raimondo Zucca. Sono trentaquattro le città italiane che hanno aderito a questa IX edizione della manifestazione che quest’anno ha per titolo “Storie comuni di uomini e donne non comuni”: Amelia, Ancona, Arezzo, Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Biella, Bologna, Brescia, Cagliari, Chieti, Cosenza, Fermo, Foggia, Forlì, Mantova, Massa, Napoli, Oristano, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Pistoia, Rieti, Roma, Salerno, Spoleto, Tempio Pausania, Trento, Treviso, Urbino e Venezia.
Il trekking urbano, una delle nuove frontiere del turismo sostenibile e sensoriale, ogni anno coinvolge decine di capoluoghi italiani e consente di “riscoprire le città”, come spazi da percorrere a piedi senza fretta, riappropriandosi del tempo, della memoria e dell’identità dei luoghi.  Percorrere gli itinerari proposti è aggregante e rilassante; seguire, tutti insieme, le tracce dei tanti personaggi, reali o leggendari che non risultano dai libri di storia, consente di analizzare collegialmente il “significativo contributo”, anche fantasioso, dato alla vita della comunità.
La fervida mente del prof. Zucca ha ideato per Oristano un percorso a cui è stato dato il titolo di “Storia di Aristana e di altri uomini e donne non esistenti”. Titolo ben appropriato se pensiamo che per un lungo periodo le false “Carte di Arborea” hanno aggiunto alla reale, concreta e luminosa storia di Oristano, fatti, avvenimenti e  personaggi esistiti solo nella ironica fantasia degli autori. Per chi volesse approfondire l’argomento l’ottimo libro di Paolo Gaviano  “LE CARTE D’ARBOREA” (Editrice S’Alvure – ediz.1996) riepiloga in modo completo l’intera operazione. L’imbroglio o lo scherzo, se cosi lo possiamo chiamare, fu concepito con grande capacità e furbizia, avvalendosi di supporti sia cartacei che di scrittura (inchiostri) molto raffinati per l’epoca, e capaci di notevole inganno. L’occasione di questa “passeggiata storica” è stata davvero propizia per “rispolverare” la storia di quei codici e pergamene clamorosamente falsi ma presi seriamente per autentici. Falsi che ingannarono in particolare l’allora Sindaco di Oristano e deputato Giovanni Corrias che, convinto della bontà delle carte si adoperò per far stanziare nel 1860 la bella somma di 1500 lire per acquistarle. Non solo. La gioia e l’orgoglio del ritrovamento di simili “pezzi di storia” fece si che nel 1876, sedici anni più tardi, quando in Italia ed anche all’Estero ormai il mondo accademico dubitava fortemente della loro autenticità e sosteneva con convinzione la falsità di detti reperti, il Comune, invece, deliberava che dodici vie della città venissero dedicate ad altrettanti personaggi “inesistenti” contenuti nelle ormai dichiarate “false” Carte d’Arborea. 


Ed ecco, presenti ancora oggi in gran parte, importanti vie della città giudicale fregiarsi pomposamente di personaggi, come Guantinu, Severino, Paulesu, Colmone, Torbeno Falliti, Aristana, Cisipo, Gallo, Corelio, Gialeto ed Ammirato; tutti personaggi inventati di sana pianta dalla fervida fantasia dei due canonici De Castro e Nino, uno di Oristano, l’altro di Bosa; con la complicità dell’allora direttore dell’Archivio storico di Cagliari, Pillito. A stare un po’ attenti tutto questo non sarebbe dovuto succedere, in quanto l’Accademia di Berlino già nel 1870, sei anni prima della decisione del Comune, aveva smascherato l’imbroglio ribadendo la falsità dei documenti. Neppure successivamente, almeno in senso riparativo, fu mai attivato atto alcuno e i mitici personaggi continuano ancora a figurare nelle formelle apposte sulle vie e nella corrispondenza indirizzata ai cittadini. Recentemente, nel 1996, il professor Antonello Mattone, dell’università di Sassari, nel corso di un convegno internazionale, pose definitivamente la parola fine su questa grandiosa burla che mise a rumore tutto il mondo scientifico.Il prof. Zucca ha voluto in questo gradevole percorso, attivato in occasione della IX giornata nazionale del trekking urbano, ripercorrere proprio la storia di questa grande “bufala”, che ha insperatamente coinvolto tanti cittadini, anche molto giovani, tra i quali, credo, in tanti  ignoravano o poco conoscevano questa storia. Per la cronaca della giornata, alla quale curiosamente ho partecipato, debbo confermare che è stata un vero successo di pubblico e di giovanile partecipazione.  Ecco la sintesi della serata.

Il raduno, fissato per le 15,00 in piazza Eleonora, ha fatto partire “la passeggiata” alle 15,30; accompagnato dalla banda musicale il corteo si è snodato per le vie dell’antico centro storico cittadino percorrendo circa 5 kilometri. Tre le fermate intermedie: alla bifora di S. Chiara la prima, presso il Gremio dei contadini in via Aristana la seconda ed in via Goito (ex via Corelio) la terza. Il rientro, dopo due ore circa, in piazza Eleonora per la conclusione del percorso, dove, previa esibizione della banda musicale S. Cecilia,  si è assistito alla rappresentazione della farsa “Tanto rumore per nulla” a cura della compagnia teatrale “Aristana” e dell’associazione culturale “Il ferro dorato”. Quasi cinque chilometri di passeggiata nella città antica non hanno fiaccato le forze dei tanti partecipanti che hanno applaudito a lungo sia la banda che gli attori della Compagnia teatrale. A chiudere  degnamente l’interessante serata un rinfresco a base di vernaccia e mostaccioli: le nostre tipiche e graditissime specialità oristanesi!

Credo che questa giornata molto gradevole e condivisa abbia stimolato in tutti la partecipazione.  Una bella giornata “insieme”, trascorsa in luoghi poco inquinati come il nostro territorio, è in grado di far ritrovare la gioia dello  “stare insieme”, di ricreare quella “aggregazione” capace di coltivare degnamente in ciascuno il benessere sia della mente che del corpo, anche attraverso il ritorno alla velocità del passo umano. Percorrere a piedi la città, al ritmo degli uomini che l'hanno costruita molti secoli fa, riporta anche noi indietro nel tempo, scacciando, almeno per un momento, i  ritmi assillanti e angoscianti della civiltà del terzo millennio.
Un invito questo a rinnovare, di anno in anno (se non più volte…nell’anno), un simile percorso!
Grazie dell’attenzione.
Mario


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