venerdì, dicembre 06, 2013

MELONISKI DA VILLACIDRO: APRE AD ORISTANO LA “ 13 ARTS GALLERY”, UNA MOSTRA PERMANENTE DEL GRANDE ARTISTA SARDO, CHE AD ORISTANO HA SOLIDE E FORTI RADICI. PER PINUCCIO MELONI UN…RITORNO AL FUTURO!



Oristano 6 Dicembre 2013

Cari amici,

nei giorni scorsi ha aperto i battenti ad Oristano, nella via Ciutadella De Menorca al numero 13 (di fronte alla sede della PRO LOCO), una Galleria d’Arte permanente (13 ARTS GALLERY) del grande artista sardo Meloniski da Villacidro.
Su questo blog, quasi due anni fa (era il 13 Gennaio del 2012), parlai a lungo del caro amico Pinuccio Meloni (ai tanti molto più noto con il suo nome d’arte MELONISKI DA VILLACIDRO), ricordando a Voi lettori la nascita della nostra amicizia, che coincideva con l’inizio della Sua carriera artistica. Pinuccio era anche allora, eravamo nel 1966, un personaggio “particolare”, insomma un soggetto estroverso ed imprevedibile, difficile da catalogare, secondo gli usuali metri di giudizio. L’impressione che uno poteva farsi su di Lui, al primo impatto, era che sicuramente era un sognatore. Il grande giornalista Mauro Manunza, non pochi anni fa quando dirigeva L’Unione Sarda, ebbe ascrivere di Lui che Pinuccio era “L’artista che dialoga con le nuvole, il pittore di Villacidro col sogno di volare fin da bambino”. Nessuna definizione poteva essere più appropriata di quella di Mauro!
La Sua storia, cari amici, è stata davvero la storia di un uomo determinato, tormentato dalle sue passioni fin da ragazzo, ben deciso a non mollare, per poter arrivare, appena possibile, a volare alto insieme alle sue nuvole. La vita ordinaria, del travet, non lo entusiasmava, anche se poteva dargli dignitosamente da vivere senza problemi; questa vita ordinaria avrebbe certo appagato i suoi bisogni fisici, ma non quelli della Sua anima artistica. Lui voleva elevarsi, non camminare stancamente strascicando i piedi per terra, Lui voleva volare alto, rincorrere e cavalcare le nuvole e, da lassù, guardare la terra dall’alto a cavallo di una delle sue nuvole!
Dopo le prime esperienze artistiche ad Oristano negli anni ’60, miscelate con il Suo impegno amministrativo alla Casa di Cura Madonna del Rimedio (in quegli anni Pinuccio ne era il responsabile amministrativo), cercando di conciliare le due esigenze, si rende conto, però, che non si possono percorrere entrambe le strade. Pittura e scultura lo assorbono ben più dell’arida routine dei numeri e dei registri contabili. Dipinge, scolpisce (due delle sue prime sculture fanno ancora bella mostra nel piazzale della Casa di Cura, anche se meriterebbero migliore attenzione), utilizzando le ore del riposo. Improvvisamente, come nel suo carattere, decide di abbandonare l’ottimo impiego e rinunciare alla tranquilla agiatezza economica per partire verso l’ignoto, per cercare di catturare quelle nuvole che tanto amava.
Arriva a Parigi, città che lo affascinava. Parigi era il posto che aveva sognato: era li che voleva “vivere d’arte”, era li che voleva realizzarsi come artista, a qualsiasi costo. Non gli importava se per vivere e respirare quel mondo avrebbe dovuto soffrite anche la fame: lui, come me, non era nato ricco di beni materiali ma certamente ricchissimo di talento! L’importante era realizzare il suo sogno, quello di volare con l’aeroplano della sua fantasia, riportando sulla tela quegli spazi infiniti elaborati dalla Sua mente. 
Da lassù, librandosi tra le nuvole, poteva osservare da esteta il mondo, spesso trasportato da quella immaginaria mongolfiera che aveva sostituito egregiamente la sua cara Giulietta Alfa Romeo spider, compagna dei suoi primi “viaggi” giovanili. Dopo aver trascorso tre anni a Parigi, ossessionato dalla caotica capitale francese, la abbandona per trasferirsi a Milano. Qui, artista ormai maturo ed affermato, apre il suo studio inserendosi rapidamente. La sua ricerca artistica personale lo aveva portato a cimentarsi oltre che nella pittura nella scultura: pietra, legno e bronzo. Le mostre, a partire dal 1971 si susseguivano senza interruzione: Milano, Genova, Firenze, Napoli, Sanremo Verona, Roma in Italia; all’estero: Cannes, Chamonix, Los Angeles, Zurigo, Parigi. Da sardo vero, schietto, non aveva, tuttavia, dimenticato la “Sua Sardegna”, le Sue origini: alla sua natia Villacidro, dalla quale mai si era sentimentalmente staccato, dedica una delle sue più interessanti opere: due forme stilizzate in bronzo a forma di cuore con davanti un libro in pietra bianca, collocata all’interno del Parco Marchionni.

Oggi Pinuccio, anzi Meloniski da Villacidro, grande artista di fama internazionale, ha deciso di aprire una “permanente” delle Sue opere ad Oristano, proprio nel cuore della città, quella città che ha visto sbocciare il Suo genio artistico. Per Pinuccio più che un ritorno…al passato è un “Ritorno al…futuro”, quel futuro per Lui fatto di sogni, di nuvole, di castelli e di città incantate. Gli amici che hanno preparato l’allestimento di questa mostra assicurano che all’inaugurazione ufficiale Pinuccio sarà presente: sarà un modo speciale di fare omaggio ad una città che non lo ha dimenticato, e che lo ama. Si ipotizza Gennaio prossimo, come data dell’inaugurazione, e nell’attesa di riaverlo tra di noi, possiamo intanto dare uno sguardo ai suoi sogni ed alle sue nuvole: la galleria è aperta tutti i giorni dalle 18,00 alle 21,00.
Grazie, cari amici della Vostra sempre gradita attenzione.
Mario

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