sabato, ottobre 11, 2014

DIALISI POLMONARE: IN ITALIA LA PRIMA SPERIMENTAZIONE A LIVELLO MONDIALE. L’ECCELLENZA DELLA SANITÀ PIEMONTESE.



Oristano 11 Ottobre 2014

Cari amici,

le eccellenze in Italia ci sono eccome, in tutti i campi! L’ultima confortante notizia, in campo medico è dello scorso Settembre: presso il reparto di Terapia Intensiva Universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino, diretta dal professor Marco Ranieri, è stato sperimentato con successo un nuovo sistema di “Dialisi Polmonare”, un metodo mini-invasivo di rimozione dell'anidride carbonica. Applicato su 25 pazienti, colpiti da grave riacutizzazione di bronco pneumopatia cronica ostruttiva, ha dato eccellenti risultati. Il nuovo metodo ha dimostrato di essere in grado di ridurre la mortalità dal 35 al 7%.  
La notizia del successo ottenuto con la nuova terapia a Torino (la stessa tecnica è stata ugualmente testata positivamente al Sant'Orsola di Bologna), si è rapidamente diffusa anche all’estero, accreditando ancor più l’eccellenza italiana nel campo. 
I ricercatori hanno dimostrato come l'applicazione dell'innovativa "dialisi polmonare", che abbatte considerevolmente i livelli di anidride carbonica nel sangue, abbia significativamente ridotto il rischio di intubazione (dal 33% al 12%) e le conseguenze negative che ne derivano, in pazienti con imminente fallimento della ventilazione non-invasiva. Questo grande successo della Medicina, con i relativi risultati, è stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale 'Critical Care Medicine', organo ufficiale della Società americana di Terapia intensiva e Medicina Critica.
La broncopneumopatia cronica ostruttiva è una malattia provocata principalmente dall’inquinamento e dal fumo di sigaretta; si stima che entro il 2015 questa malattia diventerà la terza più frequente causa di morte nel mondo occidentale, con una mortalità che varia tra il 30 ed il 50%. La dialisi polmonare è un sistema ideato e prodotto in Italia, che al pari della dialisi renale, permette di rimuovere parte dell'anidride carbonica dal sangue. Questo male, sempre più diffuso, ha frequenti e peggiorative ricadute, soprattutto con l’avanzare dell’età. La riacutizzazione della malattia, caratterizzata da elevati livelli di anidride carbonica nel sangue, peggiora la prognosi dei pazienti e aumenta il rischio di morte.
L’insufficienza respiratoria acuta, cioè quando i muscoli respiratori del paziente non riescono più ad eliminare l'anidride carbonica, è il meccanismo più comune con cui questa malattia uccide. I pazienti che giungono in pronto soccorso con grave difficoltà respiratoria, vengono trattati con la ventilazione non-invasiva, ovvero con una maschera collegata ad un ventilatore meccanico che applica volumi di aria che rimuovono l’anidride carbonica dai polmoni e riducono la fatica respiratoria. Purtroppo, quando questo tipo di supporto fallisce (25 – 50% dei casi), i pazienti hanno bisogno di essere intubati, ovvero collegati al ventilatore attraverso un tubo (ventilazione invasiva) ed il rischio di morte aumenta fino a 100 volte.
Il recente sviluppo tecnologico ha messo a disposizione dell’armamentario terapeutico dei medici in terapia intensiva un sistema mini-invasivo (DECAPsmart) di rimozione extracorporea dell’anidride carbonica. Si tratta di un sistema ideato e prodotto in Italia, che al pari della dialisi renale, permette di rimuovere parte dell’anidride carbonica dal sangue. I ricercatori hanno dimostrato come l’applicazione dell’innovativa “dialisi polmonare”, abbattendo i livelli di anidride carbonica nel sangue, abbia significativamente ridotto il rischio di intubazione e le conseguenze negative che ne derivano, in pazienti con imminente fallimento della ventilazione non-invasiva.

“E’ un grande risultato per la sanità piemontese, che dimostra l’eccellenza di molte nostre strutture ed in particolare della ricerca universitaria che, attraverso le scoperte scientifiche, contribuisce a migliorare l’attività clinica quotidiana, ha commentato l’assessore regionale piemontese alla sanità Antonio Saitta, alla notizia della sperimentazione, per la prima volta al mondo, della dialisi polmonare effettuata dalle Terapie intensive dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino (diretta dal professor Marco Ranieri) e del Sant’Orsola di Bologna (diretta dal professor Stefano Nava). 
“Questa sperimentazione cambia la storia naturale della bronco-pneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), e se confermata sui grandi numeri, la Città della Salute di Torino può vincere il Premio Nobel, è stato, invece il primo commento a caldo del Prof. Marco Ranieri, responsabile delle terapie intensive della Città della Salute, dopo i risultati positivi della sperimentazione della dialisi polmonare sui primi 25 pazienti affetti dalla BPCO.
Cari amici, ho iniziato dicendo che le eccellenze in Italia ci sono, senza ombra di dubbio: peccato che manchino i “mezzi” per effettuare al meglio la ricerca. Un successo importante, comunque, per la nostra ricerca quello prima evidenziato, che dà ancor più valore ai ricercatori che, pur a corto di fondi e mezzi, sono stati in grado di operare positivamente, con scoperte che possono davvero cambiare significativamente i mezzi per combattere le malattie in tutto il mondo.
Ciao a tutti.
Mario

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