venerdì, ottobre 31, 2014

LE ACCIUGHE, PESCI CONSIDERATI POCO NOBILI, MA RICCHI DI SOSTANTE BENEFICHE PER IL NOSTRO ORGANISMO. SPESSO IL PESCE”POVERO” È QUELLO PIÙ RICCO!



Oristano 31 Ottobre 2014
Cari amici,
la riflessione che chiude questo mese di Ottobre l’ho volutamente dedicata ad un pesce che, forse per la sua abbondanza, è considerato poco pregiato: l’acciuga.
L'acciuga o alice (Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758), è un pesce appartenente alla famiglia delle Engraulidae, di grande importanza economica. Le acciughe sono molto diffuse in tutto il mar Mediterraneo, ma sono presenti abbondantemente anche nel Baltico e nell’Oceano Atlantico. Appartengono alla categoria del pesce azzurro che, come molti di Voi sanno, si caratterizza per le sue preziose proprietà nutrizionali, benefiche per la salute dell’uomo. Quali le sue principali qualità? Eccole in dettaglio.
L’acciuga dal punto di vista nutrizionale  si distingue dagli altri pesci per il suo elevato contenuto in calcio (148 mg/100g), ferro (2,8 g/100 g), iodio(54mcg/100g), zinco (4,20 mcg/100g), proteine (16,8g/100g), vitamina A(32 mcg/100g) ed omega-3 (790 mg/100g). Tutti componenti utilissimi al nostro organismo: il calcio è indispensabile per le ossa, la vitamina A è invece preziosa per la vista, per la salute delle ossa e dei denti e, cosa non secondaria, serve per mantenere l’integrità dei tessuti e ad impedire la degenerazione neoplastica delle cellule. Il ferro contenuto nell’acciuga è altamente assimilabile, esattamente come nella carne rossa, con il vantaggio di non essere associato ad alte quantità di grassi saturi e colesterolo. Lo zinco è importante nella sintesi degli acidi nucleici, nel processo di guarigione delle ferite, nel metabolismo, nello sviluppo dei spermatozoi e nella risposta immunitaria alle infezioni. Particolarmente alto, poi, il contenuto di Omega-3. Gli Omega-3, acidi grassi polinsaturi, nel nostro organismo sono in grado di abbassare i trigliceridi ed i valori del colesterolo LDL (“cattivo”), senza influire sulla concentrazione HDL (colesterolo “buono”); gli omega-3, non dimentichiamolo, hanno un positivo effetto anti-aterosclerotico nelle nostre arterie.
Cari amici, ho di recente su questo blog parlato dell’importanza della qualità dell’alimentazione, in particolare della dieta mediterranea. Ieri ho decantato le grandi virtù dell’olio d’oliva, vero elisir di lunga vita, oggi vorrei ricordare a tutti che il pesce, a differenza della carne, contiene principi attivi particolarmente benefici per il nostro organismo, in particolare proprio gli Omega-3. Ebbene, non sono certo i pesci considerati di prima qualità quelli che a noi più utili, anzi, spesso, sono proprio quelli che noi consideriamo “proletari”, destinati alle fasce di popolazione più povere. L’acciuga è proprio uno di questi pesci: ricco di sostanze utili e considerato povero, rispetto a tanti altri! Cerchiamo, allora, di invertire la tendenza introducendolo nella nostra dieta: è gustoso e ci farà tanto bene. Vediamo meglio come possiamo portarlo a tavola.
L'acciuga ha carni buone che possono essere consumate sia fresche che conservate in svariati modi: sotto sale, sott'olio, come pasta d'acciughe, eccetera. La cottura ideale delle acciughe, per preservare al meglio le sue caratteristiche benefiche, è quella al forno, condite semplicemente con prezzemolo, pomodoro e aglio. Questa preparazione, semplice e gustosa, ed è una fonte nutrizionale e antiossidante eccezionale, consigliata sia ai giovani nella fase di accrescimento, sia nei soggetti anziani o in convalescenza. Spesso le acciughe vengono consumate fritte: di tanto in tanto non è poi così pericoloso, purché vengano rispettate alcune regole importanti. Innanzitutto è bene scegliere un olio con punto di fumo elevato come quello extravergine di oliva. La frittura delle alici dovrebbe avvenire a temperature non troppo alte (inferiori ai 180°C) e, a cottura ultimata, andrebbero scolate con cura e riposte su un doppio strato di carta assorbente”.
A questo punto, cari amici, prima di chiudere questa chiacchierata con Voi, non posso fare a meno di riportare una gustosa ricetta, perché possiate assaporare questa vera delizia del mare che, oltre che soddisfare il vostro palato, Vi regalerà grandi benefici per la salute:
IL TORTINO DI ALICI CON PATATE E POMODORO.

Ingredienti: 500 g di alici, 400 g di patate, 3 pomodori ramati, 50 g di pangrattato, 40 g di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaino di semi di finocchio, 2 rametti di timo, 1 mazzetto di prezzemolo, olio extravergine di oliva e sale q.b..  
Preparazione. Pulire le alici, sciacquarle sotto l'acqua corrente e asciugarle su più fogli di carta assorbente da cucina. Sbucciare le patate, tagliarle a fette sottilissime, scottarle in acqua in ebollizione salata per tre minuti, scolarle e raffreddarle sotto l'acqua corrente.  Lavare i pomodori, tagliandoli, poi a fette non troppo sottili; mescolare il pangrattato con il parmigiano, una presa di sale, i semi di finocchio, il timo e il prezzemolo tritati.  Rivestire, quindi, con carta da forno uno stampo a cerniera del diametro di 18 centimetri circa e riempirlo, alternando strati di patate, alici, pangrattato e pomodori.  Condire, infine, il tortino con quattro cucchiai di olio extravergine emulsionato con due cucchiai di acqua e una presa di sale.
Preriscaldare il forno portandolo a 200 gradi e mettervi lo stampo, così preparato. Cuocere per circa 35 minuti. A cottura ultimata il tortino potrà essere servito caldo a tavola oppure lasciato riposare e servito, poi, tiepido o freddo. Gustarlo con gli amici sarà una vera bontà!
Grazie, amici della Vostra sempre gradita attenzione.
Mario

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