venerdì, agosto 21, 2015

QUANDO LA FANTASIA FEMMINILE DA CORPO ALL’INNOVAZIONE: “NEMORIS”, LA START UP IN ROSA, NATA DOPO LA CASSA INTEGRAZIONE.



Oristano 21 Agosto 2015
Cari amici,
proprio avantieri, Mercoledì 19 Agosto, nella mia riflessione giornaliera ho parlato della spiccata capacità innovativa delle donne, in grado di avviare, strutturare e dirigere aziende anche di spessore moderno e all’avanguardia. Oggi torno sull’argomento dopo aver appreso di una brillante idea, portata avanti da due “cassintegrate”, che hanno messo in piedi un software sicuramente rivoluzionario che velocizza il processo di selezione dei curricula. Vale certamente la pena di riportare questa ‘novità’, perché nata proprio da due donne intelligenti, che si sono dovute rimboccare le maniche dopo aver perduto il classico posto di lavoro.
Lisa Ziri e Silvia Parenti, questi i nomi delle due donne, sono rispettivamente una matematica e un ingegnere elettronico. Essendosi ritrovate da un momento all'altro in cassa integrazione, sono riuscite a trasformare la perdita del lavoro in un'opportunità, mettendosi in proprio e dando vita a un’innovativa  start up capace di guadagnarsi in poco tempo un posto al Cebit 2014, la più grande fiera al mondo dedicata all’information and communication technologies.
Ma in che cosa consiste esattamente l’idea innovativa partorita dalla fervida mente delle due donne? E’ presto detto.La start up messi in piedi è stata chiamata “Nemoris”, società tutta al femminile fondata nel 2011 a Bologna, dopo che l’azienda per la quale lavoravano è entrata in crisi nel 2010. “Per 15 anni abbiamo lavorato per una multinazionale che opera nel settore informatico – racconta Silvia Parenti, cofondatrice della start up – poi, però, quando siamo state messe in cassa integrazione, abbiamo deciso di tentare una nuova strada. Nel 2010, del resto, non era facile trovare un altro lavoro, quindi siamo passate all’imprenditoria”.
Avviata la start up, il primo prototipo di Nemoris è stato Nexus, un motore di archiviazione automatica e di ricerca semantica di documenti, sviluppato per gli studi legali. “Grazie agli incubatori di CNR, cioè il progetto We take off di Aster, e a Spinner 2013, il programma della Regione Emilia Romagna dedicato alle persone ad alta qualificazione per lo sviluppo di idee e progetti innovativi, e per la valorizzazione dei talenti, in collaborazione con Università, centri di ricerca e imprese – spiega Lisa Ziri, matematico e cofondatore di Nemoris - la nostra azienda è diventata realtà”.
A Nexus è seguito Opus, software rivolto prevalentemente alle aziende, e in particolare al processo di selezione dei curricula. Tutte le grandi aziende hanno un tesoro nascosto e spesso difficile da gestire: una montagna di curriculum vitae ricevuti da centinaia se non migliaia di giovani in ricerca di lavoro. Che farne senza rischiare di perdere giorni ad esaminare centinaia di profili alla ricerca di quello giusto? Da questa esigenza è nato Opus, il software di ricerca semantica sviluppato da Nemoris.

“Opus, come Nexus, è un programma in grado di capire cosa c’è d’importante in un documento, e di archiviarlo senza intervento umano. Per farlo – racconta Ziri – utilizza il contesto. Estrae dai curricula informazioni come il domicilio, la residenza, le competenze del candidato, il suo livello di studio, tramite l’analisi del linguaggio naturale, e poi consente di ricercare i documenti attraverso parole chiave, categorie, profili professionali o competenze. Le aziende che lo hanno adottato ci dicono di aver risparmiato il 90% del tempo di archiviazione dei curricula, e il 60% su tutto il processo di selezione. Un passo rivoluzionario, perché lascia tempo ai recruiter di fare il loro lavoro di selezione senza perdere troppo tempo a filtrare i curricula”.
Ora, Opus potrebbe approdare anche in Europa. Nemoris, infatti, parteciperà a un bando europeo in collaborazione con l’Università di Ferrara e altre 15 aziende internazionali, “e per noi – sottolinea Ziri - è una grande soddisfazione, perché ci permette di ampliare il campo di applicazione del nostro software. Che poi è ciò a cui aspiriamo per il futuro. Avviare una start up non è facile, specie se, come noi, inizi la tua vita da imprenditore come tecnico, e non sei esperto di marketing, amministrazione o vendite. Però è una grande soddisfazione, e speriamo di riuscire a trasformare il nostro lavoro in una risorsa applicabile in ogni campo”.

Che dire, cari amici, il mio pensiero lo conoscete già da un pezzo: la capacità e inventiva delle donne è sempre stata di alto livello, e questa è l’ennesima dimostrazione del loro valore. Anna Elisabetta Ziri (Lisa per gli amici), la matematica della start up oggetto della riflessione di oggi, in una recente intervista ad un’insidiosa domanda su “cosa fosse l’innovazione per Lei”, ha risposto con un sorriso: “Vedere il  mondo con modalità nuove”. Il mondo, che ci piaccia o meno, verrà rivoluzionato alla grande dalle donne!
Ciao, amici, a domani.
Mario

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