sabato, settembre 12, 2015

I SOGNI A VOLTE SI AVVERANO: CREARE UNA RIDENTE OASI DI BIODIVERSITÀ IN UNA DISCARICA! LA BELLA STORIA DI MOIE DI MAIOLATI SPONTINI, IN PROVINCIA DI ANCONA.



Oristano 12 Settembre 2015
Cari amici,
trasformare una vecchia discarica in oasi naturale, potrebbe sembrare, essere considerato, un sogno irrealizzabile. Eppure, anche se eccezionalmente, qualche volta capita che i sogni, per un imprevedibile scherzo del destino, si avverino! E’ quello che è accaduto nelle Marche, in Provincia di Ancona, e precisamente a Moie di Maiolati. Dalla grande discarica "La Cornacchia", gestita dal 1989 dalla Sogenus, Società a totale capitale pubblico che conta tra i propri soci tutti i Comuni della Vallesina, è nata, con un intervento definito quasi un colpo di genio, una bella oasi di biodiversità. Questo ripristino dello stato naturale dei luoghi è stato realizzato dalla stessa Sogenus, grazie alle ricerche condotte dall’Università Politecnica della Marche-Orto Botanico “Selva di Gallignano” e da C.Re.Ha. Nature Soc. Coop., spin off della medesima Università.
I complessi lavori di recupero sono partiti dal risanamento del pessimo stato dei luoghi, avviando poi il ripristino degli equilibri strutturali e funzionali del precedente ecosistema. Nella fase successiva è stato creato un centro di salvaguardia e di diffusione della biodiversità all'interno della vecchia discarica, mettendo a dimora specie erbacee e arbustive di notevole interesse paesaggistico, ma anche biologico, con alberi le cui infiorescenze potessero interessare le api, e innalzare quindi la qualità ambientale del nuovo habitat ripristinato, dando vita ad un vero e proprio giardino didattico. All'interno dell'Oasi, infatti sono stati previsti e realizzati percorsi didattici aperti a studenti e cittadini.
La messa a dimora, tra le altre essenze, delle piante mellifere rappresenta un disegno strategico importante. All’interno dell’Oasi la Sogenus ha costruito una stazione di bio-monitoraggio composta da tre arnie. Il reinserimento delle api costituisce un ottimo strumento per monitorare costantemente l’andamento del recupero: segnalare lo stress ambientale eventualmente presente e derivante da inquinamento chimico da parte di prodotti fitosanitari, metalli pesanti e radionuclidi. Ogni settimana vengono conteggiate le api morte che, al superamento della soglia critica pari a 200 esemplari, vengono sottoposte ad analisi cliniche per rilevare eventuali prodotti fitosanitari. Nel corso delle analisi non è stata finora rilevata alcuna presenza di inquinamento da fitofarmaci, né è mai stata superata la soglia critica di 200 api morte a settimana. Questo dimostra che il lavoro di recupero portato avanti è stato effettuato in modo eccellente.
Gli interventi di recupero sono partiti dal ripristino dello state precedente dei luoghi, ricreando poi una copertura vegetale con specie erbacee, arbustive e arboree, effettuando la piantumazione, in 104 aiuole, di circa 14 mila piante, appartenenti alle specie tipiche dell’ambiente collinare marchigiano autoctono. Le specie messe a dimora, tutte di notevole interesse sia mellifero che paesaggistico, hanno ricreato un’eccellente qualità ambientale, trasformando la vecchia discarica in una vera e propria oasi, un prezioso giardino utilizzabile sia da giovani che da anziani.
Cari amici, quanto prima raccontato rappresenta una vera e propria 'eccezione' rispetto alla quotidianità, che vede l’ambiente sempre più violentato e vilipeso. Le tematiche ambientali da noi non sono prese troppo sul serio, e, purtroppo, sempre più spesso siamo costretti a raccontare di luoghi incontaminati sfregiati dall’incuria e dal degrado causati dalla nostra indifferenza. Per una volta, però, un fatto positivo ha dato inizio ad un percorso inverso: l’Oasi della biodiversità, sorta a Moie di Maiolati Spontini sulle ceneri della discarica “Le cornacchie”, rappresenta proprio “un’inversione di tendenza”, un fulgido esempio di riqualificazione ambientale. Questo importante recupero dimostra che anche in un’Italia dove l’ecologia non è spesso troppo di casa, dove ogni giorno a livello ambientale si commettono mille illegalità, dove sorgono come funghi discariche abusive in ogni angolo di strada, dove le bonifiche sono solo un sogno e gli scempi ecologici in costante aumento, è possibile restituire un po’ di bellezza ad uno splendido territorio come il nostro, sotto certi aspetti di una bellezza straordinaria, che io definisco unica al mondo!

Cari amici, non più rifiuti, ma alberi e piante: una vittoria senza ombre per l’ambiente, nel territorio italiano, è davvero una bella notizia. Speriamo che il bell’esempio del recupero effettuato a Moie di Maiolati, non resti un fatto isolato, ma diventi contagioso come un virus, e si diffonda come una positiva pandemia!
Cia, amici, a domani.
Mario 

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