sabato, settembre 05, 2015

PRESENTATO IERI ALL’UNLA UN INTERESSANTE LIBRO DI FRANCESCO MUGHEDDU, OSSERVATORE INTERNAZIONALE DI PACE, DAL TITOLO: “L’OSTINAZIONE AL SERVIZIO DELLA DEMOCRAZIA”.



Oristano 5 Settembre 2015
Cari amici,
Francesco Mugheddu è sicuramente un uomo “ostinato” per natura: dote indispensabile quando si intraprendono determinate vie come quella che Lui ha voluto percorrere: diventare un uomo di pace, facendo l’Osservatore Internazionale. In effetti ostinati si nasce, anche se non è escluso che l’ostinazione possa crescere col tempo e con l’esperienza, ma alla base è sempre necessario il giusto DNA. L’UNLA, dopo l’estate, ha voluto inaugurare alla grande la ripresa dell’attività con una scelta azzeccata: la presentazione di un libro interessante, che fa riflettere non poco sull’odierno mondo delle relazioni internazionali. Bella scelta, dunque, condivisa dalla numerosa partecipazione, che annoverava i maggiori rappresentanti del “popolo pensante” della nostra città, in particolare quello docente: quella parte di Oristano che attribuisce alla cultura l’importanza che si merita; nel parterre Beppe Meloni, Antonio Pinna e non pochi altri docenti, attratti dall’argomento. In cattedra, con l’autore Francesco Mugheddu, Marcello Marras, Salvatore Zucca e Pino Porcu, un terzetto sempre disponibile ad accompagnare con capacità gli autori, nelle manifestazioni che contano in questa città.

Prima di parlare del libro e del suo contenuto, è giusto relazionare Voi lettori su “Chi è” Francesco Mugheddu; un uomo di salde origini samughesi, grande giramondo oggi cinquantenne, laurea in fisica e specializzazione in Diritti Umani e Democratizzazione. Si, Francesco, uomo ostinato e forte, è diventato “caparbiamente” un vero giramondo, operando senza sosta per la pace tra i popoli; non lo ha fermato neanche la scoperta di un male improvviso che lo aveva subdolamente aggredito: la sclerosi multipla. Male che certamente lo ha ferito ma non vinto: perché  la sua forza straordinaria ha continuato a sostenerlo, come scrive nella prefazione del libro il musicista di Berchidda Paolo Fresu, suo grande amico.
Dopo l’introduzione di Marcello Marras, Direttore dell’UNLA, ha preso la parola il Prof. Salvatore Zucca, che ha ripercorso il tortuoso e non semplice “viaggio di pace nel mondo” fatto da Francesco: il suo peregrinare dal Kosovo a Vienna, dalla Nigeria al Burundi, dalla Bielorussia all’America Latina, con le ultime missioni in Equador e Bolivia, tappe finale, queste ultime, del suo lungo viaggio, fatto lottando strenuamente e silenziosamente (tenne segreta la malattia per evitare che fosse fatto rientrare) contro quel  male implacabile che lo tormentava. Al termine la parola è passata all’autore.

Parlando della sua scelta di vita (da professore di matematica e fisica scelse di cambiare la sua vita in quella di operatore di pace), dopo aver abbandonato l'insegnamento e fatti diversi tentativi per diventare operatore internazionale per l'ONU prima e per L'U.E. dopo, riuscì nel suo intento, superando la rigida selezione. Purtroppo  la gioia della vittoria fu ottenebrata da una diagnosi medica implacabile: era affetto da sclerosi multipla. Decise, comunque, in silenzio di continuare con caparbietà nel percorso intrapreso e che aveva sempre sognato: aiutare gli altri con la cooperazione internazionale. Nel suo lungo “viaggio” ha partecipato a 9 missioni nelle aree più disastrate del mondo. Commosso, alla rievocazione della sua vita, ha poi passato la parola a Pino Porcu, che ha letto quattro brani del suo libro autobiografico: alcuni particolari del suo lavoro in Nigeria, poi in Indonesia, in Palestina ed infine in America Latina, in Equador.

Un grande applauso ha fatto da giusta cornice all’autore del libro ed alla sua bella storia, a cui ha fatto seguito un interessante dibattito, con interventi seri e mirati. Concludendo la serata il padrone di casa Marcello Marras ha ringraziato tutti, auspicando che il prossimo libro, che l’autore intende portare alle stampe, sia ugualmente presentato, in primis, all’UNLA.
Il percorso umano, sociale e politico di Francesco Mugheddu sarà parte integrante di un altro interessante libro che l’autore, Beppe Meloni, straordinario e profondo conoscitore della nostra Provincia, sta realizzando sulle biografie dei diversi diplomatici dell’Oristanese, che sono stati in giro per il mondo dai primi de Novecento fino ad oggi. Oristano e la sua Provincia hanno prestato non pochi uomini alla Cooperazione Internazionale: oltre Francesco Mugheddu, Rossella Urru, cooperante internazionale, anch’essa di Samugheo (la cui vicenda del sequestro fece palpitare il cuore non solo della Sardegna ma di gran parte del mondo), Angelino e Francesco Corrias, Mons. Mario Roberto Cassari di Ghilarza, Giorgio Mameli, Bruno Stiglitz, Gabriele Annis, Ruggero Corrias, Agostino Lionello Chiesa Alciator di Oristano, Francesco Ettore Sequi di Narbolia, Serena Muroni di Tresnuraghes, solo per citare i più importanti.
Il libro, la cui uscita è prevista entro l’anno, è praticamente un album con corredo fotografico, e riporta il caparbio lavoro e le fatiche di quella nutrita pattuglia di “Operatori di Pace”, figli della nostra piccola ma grande Provincia, che con il loro impegno, la forte ostinazione e un grande amore per gli altri, hanno fatto e ancora fanno, per dare lustro e onore alla Sardegna e all’Italia nel mondo.
Cari amici, leggiamolo questo libro di Francesco Mugheddu (io sono curioso di leggere, appena uscirà, anche il nuovo libro di Beppe Meloni), capiremo meglio con quale impegno si può servire la propria nazione, la democrazia e la pace nel mondo.
Ciao, amici, a domani.
Mario


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