sabato, ottobre 10, 2015

RICICLO: PALAZZI D’ACCIAIO INTERAMENTE COSTRUITI CON IL RECUPERO DEI CONTAINERS. UN CURIOSO GRATTACIELO, REALIZZATO CON QUESTI “MATTONI”, È SORTO IN INDIA, A MUMBAI.



Oristano 10 Ottobre 2015
Cari amici,
la fantasia dell’uomo è davvero straordinaria! Chi l’avrebbe mai detto che la vita dei containers, quei grandi scatoloni d’acciaio usati in tutto il mondo per il trasporto delle merci, alla fine della loro vita lavorativa avrebbero potuto averne una “nuova”, riciclati come ‘mattoni’ per le abitazioni? Eppure qualcuno ha avuto questa brillante idea. Certo, non è una novità assoluta, ma quello che di recente è successo a Mumbai, in India, merita un plauso per l’originalità e l’inventiva.
Ridare una “vita nuova” ai vecchi containers, questo l’ingegnoso progetto portato avanti da un team di architetti, che ha sviluppato l’idea di utilizzare gli immensi depositi di questi grandi scatoloni d’acciaio, come 'mattoni' per la costruzione di grattacieli abitativi. Il progetto in questione è stato sviluppato dal team di CRG Architecural Consultants, che ha partecipato ad un concorso di idee indetto proprio per la progettazione di abitazioni da costruire proprio con l’utilizzo di questi “particolari mattoni” metallici, spesso accatastati e abbandonati nelle periferie delle città.
Questi coloratissimi ‘mattoni d’acciaio’ costituiscono ora una vera e propria attrazione nella baraccopoli di Dharavi, alle porte di Mumbai, offrendo un tetto ed un riparo alternativo alle molte persone costrette a vivere nella bidonville. L'idea di questi architetti si è sviluppata realizzando due torri, che si snodano verso l'alto attorcigliandosi su se stesse; la struttura più alta (composta da 139 piani) raggiunge i 400 metri, mentre la torre più piccola 'si ferma' a 200 metri e 78 piani. Per la realizzazione del complesso, sono stati necessari circa 4.500 container, utilizzando, come legante, una struttura di supporto in cemento e acciaio.
Le simpatiche facciate di questo particolare grattacielo sono state costruite con uno schema a quattro colori, per indicare le aree più esposte al caldo: le parti dipinte di rosso, poste sulle facciate a sud, sono le zone più calde, mentre quelle blu, posizionate verso nord, quelle più fresche; le facciate di colore verde e giallo sono rispettivamente a est e a ovest. Le unità abitative variano dal piccolo 'monolocale' ottenuto da un container singolo, ad appartamenti con tre camere da letto ricavati rimodulando tre diversi containers. Secondo il team che ha sviluppato il progetto i due grattacieli potrebbero ospitare fino a 5.000 persone. Ogni appartamento è inoltre predisposto per il riciclo delle acque nere e grigie ed il complesso prevede anche spazi per le riserve di acqua, giardini e aree comuni.
L’idea dell’utilizzo di questi particolari ‘mattoni’ non è certo del tutto nuova: ad Hong Kong, per esempio, giusto un anno fa, gli architetti dello studio Ova Design di Hong Kong, progettarono, con questo sistema, un albergo-grattacielo; denominato “Hive-Inn”, ovvero ‘albergo-arnia’, questo originalissimo edificio modulare fatto di containers riciclati, fece molto scalpore, rappresentando quanto di più stupefacente l’eco-architettura moderna era capace di concepire. Ogni unità abitativa risultò estremamente confortevole, provvista dei servizi necessari agli occupanti e altamente efficiente anche da un punto di vista energetico. In più, il fatto di sottrarre all’ambiente materiali ormai inutilizzabili come i vecchi containers, risolveva il problema del loro smaltimento.
Le idee innovative sono spesso contagiose! Il recente riutilizzo di containers per la costruzione delle due torri di Mumbai, ha contagiato altri lidi: A Londra, per esempio, è nata la Container City, che ha realizzato in periferia dei veri e propri appartamenti dotati di tutti i confort: indipendenti, comodi e alcuni di essi anche con un piccolo orto o giardino sul tetto. Queste strutture sono state progettate nell’ambito di un progetto di Social Housing a Amsterdam. Inizialmente l’idea era quella di creare, con i containers, dei locali che potessero dare un’opportunità ai senzatetto. Successivamente, visto l’apprezzamento ricevuto, questa nuova tipologia abitativa si estese anche ad altri potenziali abitanti. Container City è oggi un complesso residenziale su larga scala costituito interamente da containers, dove la popolazione residente è la più varia.

Cari amici, ormai, da Hong Kong a Dubai, da Seul a Berlino, l’architettura del “container riciclato” si sta sviluppando in molti modi: residenze, spazi espositivi, edifici temporanei, bar, ristoranti e negozi. Potrebbe essere iniziata una nuova era, che, al posto di estrarre nuovo materiale da costruzione dalle cave, intende riutilizzare quanto già in circolazione, come ad esempio i containers! In futuro credo che dovremmo avere più attenzione nei confronti di quello che buttiamo! Riciclare ci consentirà di evitare di continuare a fare al pianeta ulteriori danni!
Ciao, a domani.
Mario


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