sabato, gennaio 16, 2016

CARAMBOLA: UN FRUTTO ESOTICO NON SOLO UN GIOCO DEL BILIARDO! UN FRUTTO STRANO, A FORMA DI STELLA, TUTTO DA CONOSCERE!



Oristano 16 Gennaio 2016
Cari amici,
pensate che io, fino a pochi giorni fa, non sapevo nemmeno che esistesse un frutto chiamato “Carambola”! Per me questo nome significava solo un piacevole gioco di biliardo! Da ragazzo avevo pure giocato (mai bene, però) a carambola, mentre oggi, in senilità, amo di più riflettere e esternare a chi mi legge questi miei pensieri. Ed ecco, allora. ritrovarmi a parlare con Voi di un frutto, anche molto interessante, che pur avendone il nome, col gioco della carambola ha ben poco a che fare.
La carambola è una pianta esotica: il suo nome botanico è Averrhoa carambola e appartiene alla famiglia delle oxalidaceae. Il nome gli è stato attribuito in ricordo del medico arabo Averrhoè, vissuto a Cordova nella seconda metà del XII secolo. È una pianta arbustiva sempreverde, con tronco ramificato fin dal basso, originario dell’Asia tropicale; anticamente era abbastanza diffuso nello Sri Lanka e nelle Molucche, nel sud-est asiatico e in Malesia, mentre ora risulta coltivato anche in Brasile, Ghana, Guyana e nella Polinesia francese. Il frutto (carambola) si presenta colorato di un bel giallo-arancio a maturazione, e si riconosce facilmente per la conformazione a 'stella a cinque punte'. E' una pianta tipica dei climi tropicali, che non si adatta facilmente in altri climi, anche se esiste qualche eccezione: è presente ad esempio nel Sud Italia (Sicilia) dove, se riparata bene, riesce anche a produrre frutto.
La pianta ha uno sviluppo abbastanza lento: cresce senza quasi accorgersi della sua crescita; è un sempreverde che anche col passare degli anni resta di dimensioni medie; porta foglie pennate e, alla fioritura, sviluppa grappoli di piccoli fiori color porpora; i fiori emanano intorno a se un caratteristico intenso profumo, che fa apprezzare ancora di più la colorata fioritura rosa-violetto. I frutti, di colore giallo quando completamente maturi, hanno una lunghezza che varia dai 5 ai 15 cm. ed un diametro che va dai 2 ai 9 cm., ricoperti all’esterno da una sottile buccia. In base alle varietà i frutti possono avere un sapore acidulo o dolce, con polpa, comunque, sempre gradevole e molto succosa. Il gusto della carambola risulta molto particolare: è un misto di diversi frutti, come limone, ananas e prugna.
La pianta nelle zone tropicali fruttifica tutto l'anno, mentre in quelle subtropicali solo nella stagione più fresca. Le più rinomate varietà dolci sono la Arkin, la Maher Dwarf e la Thayer. Il frutto ha buone proprietà digestive, ed è molto astringente se immaturo. Si consuma interamente, senza sbucciare (può essere consumato sia verde che giallo). Grazie alla sua forma originale, la carambola è molto utilizzata come decorazione negli aperitivi (ogni fetta è una bella stella a 5 punte), nelle preparazione di bevande esotiche e come elemento di guarnizione in pasticceria. Nei luoghi d'origine la carambola viene utilizzata, quando è ancora verde, spremuta nelle pietanze come un limone, oppure tagliata a fette nelle insalate. Prelibati sono anche i liquori che si distillano dal succo di carambola, mentre la polpa può essere trasformata in ottimi canditi.
La carambola essendo un frutto tropicale non risulta facile da reperire ai nostri climi. Oggi, però, con la globalizzazione dei mercati, è possibile trovare questo frutto nei supermercati della grande distribuzione, specie nelle grandi città; l'importazione di carambola, in particolare dalla Malesia, aumenta sensibilmente durante il periodo natalizio. Oltre che consumato a tavola questo frutto ha anche un buon utilizzo, nella medicina popolare, per le sue apprezzate proprietà terapeutiche: alla carambola vengono attrbuite buone proprietà digestive, è ricca di vitamina C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie), di potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell'organismo apportando anche un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare) e di fibre (che regolarizzano l'intestino). Come calorie ha valori di 33 Kcal per 100 grammi.
La medicina popolare, inoltre, considera questo frutto un antipiretico naturale, antinfiammatorio, espettorante, analgesico e diuretico. Esso, contenendo anche potassio, niacina e acido pantotenico, risulta un'ottima fonte di sostanze benefiche. Le sue proprietà ne fanno anche un alleato del cuore, perché ha la capacità di tenere sotto controllo il rischio di infarto. Contiene inoltre anche fenoli, flavonoidi e vari antiossidanti, specie la quercetina, l'acido gallico e l'epicatechina che aiuta a combattere i radicali liberi. Tutte queste proprietà ne fanno uno strumento utile nel trattamento di alcuni stati patologici, come cefalea, nausea, tosse, insonnia, ipertensione e diabete. Da tener presente, però, che è anche un frutto di cui è meglio non abusare, a causa dell‘elevata concentrazione di acido ossalico, per cui è preferibile limitarne l'uso soprattutto in caso di soggetti affetti da disturbi renali.
La pianta della carambola, considerata la sua bellezza, viene anche coltivata come arbusto decorativo. In primavera compaiono i primi bellissimi fiori di colore rosa o lilla, tra le foglie di colore verde chiaro. Lo sviluppo dei frutti, invece, avviene durante l'estate. La carambola, lo ricordiamo, ama i climi caldi e le esposizioni soleggiate e la coltivazione, pur non considerata impegnativa, necessita di una particolare attenzione nei periodi di gelo, quando la pianta dovrà essere necessariamente protetta.
Che dire, cari amici, il sapere e la conoscenza non finiscono mai! Per me è stato bello scoprire a 70 anni che la carambola era... una bella pianta viva, non solo un semplice, piacevole, gioco da biliardo! Sono fermamente convinto che le cose che sappiamo sono davvero pochissime, rispetto a quelle che, invece, proprio non conosciamo! Evviva la carambola, allora, una pianta di rara bellezza, con un profumo intenso e con dei frutti belli, buoni e… anche curativi!
Ciao, amici, a domani.
Mario

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