martedì, marzo 22, 2016

ALIMENTAZIONE E OBESITÀ: QUALE RIMEDIO? COMINCIARE A EDUCARE I BAMBINI FIN DAI PRIMI ANNI DELLA SCUOLA, QUESTA LA RISPOSTA!



Oristano 22 marzo 2016
Cari amici,
un vecchio proverbio dice che “Il buongiorno si vede dal mattino” e, credo, che il suo significato non abbia bisogno di troppe spiegazioni. Perché, direte Voi, inizio il mio post di oggi con questa battuta? Semplice, perché credo che spieghi efficacemente anche lo spinoso problema dell’alimentazione. Un comportamento disordinato, senza il rispetto delle regole, senza un controllo che faccia capire i pro e i contro di quello che mangiamo, apre le porte ad un alimentarsi disordinato, che porta a obesità, malattie metaboliche e quant’altro.

La ricetta sicuramente più efficace è quella che parte da lontano: quella di “insegnare a mangiare” fin dalla più tenera età, informando il bambino sul valore del cibo, sulla sua bontà, ma anche sulla sua pericolosità, sia nella quantità che nella qualità. Mangiare sano e nella giusta quantità, più che a casa si impara meglio a scuola. Su questa linea diversi progetti sono stati avviati nelle scuole per educare e informare, con risultati che si possono già considerare apprezzabili. Uno di questi è “SALTAinBOCCA”, un gioco da tavola, ideato dalla CSE Italia (società di promozione eventi fondata da professionisti che operano fin dal 1996), ma che non è solo un gioco: anzi, è un importante progetto, studiato per insegnare ai bambini come difendersi dall’obesità. Portato avanti in collaborazione con la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), è già arrivato alla terza edizione.
Il progetto, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, prosegue il successo delle prime due edizioni, “alle quali hanno partecipato oltre 10mila insegnanti, 110mila tra bambini e genitori, e 4.500 studi pediatrici”, come ha sottolineato Patrizio Vanessi, presidente CSE Italia. L’iniziativa, prosegue Vanessi, “si affida a un network di forze per avere la migliore riuscita: i pediatri spiegano i segreti della corretta alimentazione agli insegnanti, che, a loro volta, la insegnano ai bambini, ma non attraverso la solita lezione in cattedra, bensì attraverso il gioco. Poi i bambini mettono in pratica a casa quello che hanno imparato, grazie all’aiuto dei genitori”. Dieci schede didattiche, scaricabili dal sito omonimo (www.saltainbocca.it), comunicano agli alunni messaggi semplici, utili per far diventare regole di vita alcune abitudini salutari: fare sempre colazione, non dimenticare la ginnastica, mangiare tanta verdura e frutta e così via.
L’eccesso di grasso nei bimbi, infatti, chiariscono i pediatri, aumenta il rischio di diabete, ipertensione, aumento del colesterolo. Ma, ai problemi di salute fisica si aggiungono anche disturbi dell’umore, visto che spesso il sovrappeso è associato alla esclusione sociale e alla derisione, problemi che possono portare a episodi di bullismo, all’isolamento, con conseguenze relazionali pericolose. “Insegnare le regole di un’alimentazione sana – commenta Paola Binetti, deputato, esperta i alimentazione - è previsto anche nel disegno di legge sulla Buona Scuola. Per questo il progetto traduce nella pratica, in modo efficace e divertente, quello che nel decreto è già presente”.
Recentemente in una scuola media del nostro Sud, a Monreale, si è costruito un bellissimo progetto intorno al cibo. All’Istituto Veneziano, si è partiti dal primo dell’anno con un “diario di bordo”, dove sono stati annotati gli alimenti consumati giornalmente: dalla colazione alla cena. Questa operazione ha dato lo spunto per discutere della piramide alimentare in tutti i suoi aspetti. Nel percorso costruito si è fatto in modo di far riflettere i bambini sull’importanza del cibo anche nei suoi aspetti morali, cioè abbinato alla solidarietà verso coloro che non ne dispongono, in tutto o in parte, nell’alimentazione quotidiana. È questo un modo per confrontarsi con quell’immenso mondo di bambini poveri, creato dalle guerre, dalle carestie e dalle malversazioni dei regimi dittatoriali.
L’alimentazione, dunque, processo umano importante, che deve iniziare ad essere compreso fin dai primi anni scolastici; essa risulta essere la ‘base fondamentale’ individuale per acquisire una buona capacità cognitiva e per un’ottima resa mentale e fisica: per questo l’alimentazione deve essere sana, equilibrata e curata. Insomma cari amici, questo significa che scuola e famiglia insieme, devono educare i ragazzi ad alimentarsi correttamente.
Partendo dall’iniziale presupposto che ‘Il buon giorno si vede dal mattino’, la giornata deve iniziare con una colazione giusta, calibrata, sia per gli adulti che per i bambini. Per quest’ultimi, in particolare, la colazione dovrà essere ricca e nutriente, in modo da fornire il giusto apporto energetico per affrontare la giornata ed evitare sia cali d’attenzione dovuti a carenza di zuccheri nel sangue, che crisi di fame fuori pasto. Via libera a latte, yogurt, cereali e frutta: alimenti gustosi e ricchi di sali minerali e di calcio. Benissimo anche biscotti, pane con marmellata o miele e fette biscottate, ma nelle giuste quantità, senza esagerare!
Nel periodo della crescita anche lo spuntino di mezza mattina è importante. Troppo spesso trascurato, esso riviste invece un ruolo fondamentale. Ovviamente solo un piccolo break, una ricarica spezza-fame molto diversa dalla colazione, che non deve né sostituire, né duplicare. Basta un frutto, uno yogurt, o un piccolo panino, senza ingolfarsi con altro. Una bottiglietta d’acqua dovrà essere sempre a disposizione: bere acqua naturale fa sempre bene. Il pranzo e la cena, poi, i così detti pasti principali, debbono essere equilibrati e variati il più possibile. E’ bene che i bambini che pranzano a scuola siano supervisionati dalle maestre e imparino ad assaggiare ogni alimento proposto senza obblighi e costrizioni, assicurandosi che si alimentino in modo corretto.

Da non trascurare è anche la merenda pomeridiana, che dovrà essere anch'essa equilibrata e nutriente. Un frutto, pane e marmellata, uno yogurt, un succo di frutta senza zuccheri aggiunti e dei biscotti, frutta secca: l’importante è variare! La cena invece, consumata a casa col resto della famiglia, rappresenta anche un momento sociale fondamentale di aggregazione: quello del ritrovarsi, del raccontarsi, in serenità e armonia. È importante insegnare ai bambini a masticare lentamente, senza fretta, ad assaporare gli alimenti e a scoprire nuovi sapori. A cena è meglio preferire alimenti leggeri e facilmente digeribili. Un’ultima cosa: il ruolo chiave dell’attività fisica.

È fondamentale che i bambini svolgano un’adeguata attività fisica, perché mantenersi in forma evita non solo il sovrappeso, ma migliora sia il tono muscolare che l’umore. È necessario stimolare i ragazzi ad amare lo sport, a praticarlo, non solo a scuola ma nel tempo libero. Alimentazione sana e sport servono a costruire al meglio corpo e mente!
Si, cari amici, sani dentro e sani fuori. Non per niente un antico motto sempre valido (tratto da un verso di Giovenale -Satire. X, 356-: Orandum est ut sit mens sana in corpore sano «bisogna chiedere agli dèi che la mente sia sana nel corpo sano»), ci invita ad avere sempre una: “Mens sana in corpore sano”!
A domani.
Mario


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