venerdì, gennaio 27, 2017

I TRENI E L’ENERGIA CHE LI MUOVE: DAL VAPORE AL DIESEL, PER ARRIVARE AL FOTOVOLTAICO. UNA LUNGA STORIA.



Tunnel solare Parigi - Amsterdam
Oristano 27 Gennaio 2017
Cari amici,
Quand’ero ragazzo le locomotive a vapore erano la norma; i lunghi convogli trainati da una potente locomotiva alimentata a carbone che sbuffava in continuazione una densa colonna di fumo bianchissimo, impregnava l’aria con quel caratteristico odore acre che pizzicava le narici espandendosi nelle città e nelle campagne circostanti. Oggi è sempre più raro osservare uno di questi storici treni, a meno che non sia un viaggio turistico, effettuato con macchine ormai da museo. L’età d’oro delle locomotive a vapore fu quella del secolo scorso: i giovani di oggi, se curiosi, possono osservarle nella loro antica realtà andando a rivedere le pellicole d’epoca: film come Anna Karenina o Assassinio sull’Orient Express, dove il treno era praticamente uno dei protagonisti.
Dopo l’era del vapore successivamente arrivò quella del diesel: i grossi locomotori sostituirono le ‘vaporiere’ e, tempo dopo, i treni iniziarono a muoversi con l'utilizzo dell’energia elettrica. Lo sviluppo maggiore del trasporto ferroviario è avvenuto negli ultimi 50 anni, con progressivi miglioramenti sia nel campo della sicurezza che in quello dell’efficienza. Molti problemi però rimasero, a partire dai crescenti costi dell'energia, aggravati dalle pesanti ripercussioni sull’ambiente che i combustibili fossili utilizzati per produrre l'energia continuavano ad alimentare. Era necessario trovare nuove forme di produzione energetica, tali da creare sia risparmio che minore inquinando ambientale.
Il costante aumento dell'inquinamento, così preoccupante nel terzo millennio, ha portato a studiare nuove forme di produzione energetica, spingendo i costruttori e ingegneri ferroviari a sperimentare innovazioni tecnologiche d’avanguardia, tali da coseguire un duplice scopo: consentire risparmio economico e allo stesso tempo inquinare di meno. E' in questa logica che è in corso di applicazione l’energia solare al funzionamento della rete ferroviaria.
Un innovativo sistema di alimentazione dei treni a conduzione elettrica può venire dall'utilizzo dei pannelli solari posizionati lungo i binari, come si sta sperimentando in Gran Bretagna, dove l’energia prodotta con questo nuovo sistema potrebbe alimentare i convogli al posto della rete elettrica tradizionale. A questo il progetto lavorano l'Imperial College di Londra e la ONG sul cambiamento climatico “10:10”, come viene riportato dal sito Business Green.
Lo studio che viene portato avanti cerca di venire incontro alle richieste della Network Rail, la società statale inglese proprietaria della rete ferroviaria (i binari), che è alla ricerca di nuove soluzioni per elettrificare le linee britanniche con energie rinnovabili, raggiungendo due rilevanti obiettivi: ridurre i costi e nel contempo le emissioni di anidride carbonica. L’idea, tuttora in gestazione è quella di montare lungo il percorso ferroviario una serie di centrali fotovoltaiche di piccole e medie dimensioni, in grado di alimentare e far marciare i treni. I ricercatori di Imperial College e 10:10 sostengono che le aree rurali, dove è più difficile collegare le ferrovie alla rete elettrica, sono invece quelle dove è più semplice installare centrali solari. Inoltre, la maggiore richiesta di energia da parte dei treni avviene durante il giorno, quando i pannelli solari sono in piena produzione energetica.
In effetti l’idea appare davvero interessante, se pensiamo che l’Eurostar, per esempio, il treno che viaggia a 300 km all’ora e collega Londra con Parigi e Bruxelles, può essere alimentato in diversi modi: da una stazione nucleare (francese), da un impianto a carbone (polacco), ma anche con ecologici pannelli solari posti a lato dei binari. Secondo le stime di WSP Group installare dei pannelli Solar PV anche solo lungo questa linea, potrebbe far risparmiare alla Network Rail 30 milioni di sterline (45,2 milioni di dollari) e 895.000 tonnellate di carbone all’anno. Non sono cifre insignificanti, se pensiamo poi anche al minor danno ambientale!
L’aumento dei costi dell’energia, insieme alla necessità di salvaguardare l’ambiente, credo che faranno adottare in modo massiccio l’energia prodotta dai pannelli solari in tutti i campi, non solo in ambito ferroviario. In parte le strutture del trasporto ferroviario sono già avviate verso questa strada: l’energia prodotta dal sole è già utilizzata per alimentare l’illuminazione delle stazioni, i pannelli d’informazione per i viaggiatori, la segnaletica e tutti gli apparati di stazione. A Londra, pensate, la stazione ferroviaria di Blackfriars usa attualmente 4.400 pannelli solari fotovoltaici, capaci di generare circa 900.000 kWh di elettricità, ovvero metà dell’energia annuale della stazione, riducendo allo stesso tempo le emissioni di CO2 della stazione di 490 tonnellate, secondo i dati forniti da Railtrack.
Cari amici, sono convinto che l’idea in maturazione in Gran Bretagna, ovvero quella dell’utilizzo dell’energia solare per alimentare i treni, contagerà presto l’intera Europa e non solo. Il bisogno futuro di energia, cari amici, se vogliamo davvero salvare il pianeta, dovrà dipendere sempre di più dalle energie rinnovabili.
Grazie, amici, a domani.
Mario

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