domenica, febbraio 26, 2017

ORISTANO PER LA SARTIGLIA FA RIVIVERE IL SUO PERIODO GIUDICALE: “VIVERE ALLA CORTE DEGLI ARBOREA”.



Oristano 26 Febbraio 2017
Cari amici,
Oggi è Domenica di Sartiglia! La città è in fermento già di primo mattino, anche se Oristano vive da giorni (in particolare dal giorno della Candelora) l’evento con ansia e trepidazione, perché la Sartiglia è qualcosa che non può certo passare inosservata, senza creare palpitazioni e patemi d’animo! Ecco allora che, da qualche anno, per completare degnamente questa antica giostra, durante la Sartiglia viene riproposta una manifestazione collaterale, che riepiloga la vita che si svolgeva ai tempi della Corte degli Arborea, rievocandone i fasti, l'abbigliamento, gli armamenti, l'alimentazione e quant'altro.
La bella iniziativa, nata nel 2015 e che l’anno scorso ebbe un grande successo di pubblico risultando molto apprezzata dai cittadini e dai turisti, viene dunque riproposta per il 3° anno, nell’intento di rianimare e rendere maggiormente attrattivo il carnevale oristanese. La manifestazione, denominata “Vivere alla corte degli Arborea”, è organizzata da Eventor, e, dopo i primi successi, è entrata con successo a far parte di diritto degli eventi collaterali alla Sartiglia. Sabato 25 una numerosa e partecipata sfilata, ricca di apprezzabili costumi, è partita dalla Reggia giudicale in piazza Manno (ex carcere), dirigendosi verso Piazza Cattedrale, anch’essa luogo simbolo degli antichi fasti del Giudicato, dove ad attenderla c’era un pubblico numeroso.
L’idea di far “rivivere” per qualche giorno la vita della Oristano del passato, nata nel 2015 utilizzando anche se parzialmente la struttura dell’antica reggia giudicale, ha inteso anche accelerare il progetto di riutilizzo e valorizzazione dell'ex carcere di Piazza Manno, struttura che fu arbitrariamente sovrapposta alle antiche mura del castello-reggia degli Arborea. Quest'anno la ricostruzione storica della vita all’interno della Reggia Giudicale di Oristano si è arricchita, rispetto allo scorso anno, di nuovi costumi e di nuovi presìdi, capaci di rendere ancora più fedele la ricostruzione. Sono stati, infatti, messi in cantiere un accampamento, una taverna e un mercato medievale. Ciò è potuto avvenire attraverso la partecipazione di rievocatori storici a livello nazionale e di concerto con le associazioni Memorie Milites, Sagitarii Vagantes, Sala d'Arme le Quattro Porte, I Castellani di Gioiosa Guardia, I Cavalieri dell'antica Locanda al Castello; tutto questo grazie alla lungimiranza di Marinella Foddis, vero “Deus ex machina” di Eventor.
Con questo importante supporto si è potuto realizzare un credibile spaccato della vita vissuta al tempo dei Giudici arborensi. Il pubblico ha potuto ammirare ed apprezzare le fedeli ricostruzioni degli scriptorium, delle forge per battere moneta ed ha potuto assistere anche ai combattimenti (simulati) tra arcieri e schermidori; nella giornata del 25 Febbraio (sabato) è stata riproposta, teatralizzata, la ricostruzione dell’assedio e della battaglia tra il Signore Mariano IV D'Arborea e Pietro De Luna, emissario del Re d'Aragona. Vedere sfilare tanti figuranti, coperti di armature e corazze, con schinieri elmi e scudi, con in mano lance, pugnali quant’altro per combattere le battaglie come una volta, ha suscitato molta curiosità ed entusiasmo. La storia è giusto che venga tramandata e raccontata anche alle generazioni future!
Perché il pubblico fosse messo in grado di apprezzare e godere della belle ricostruzioni-rievocazioni che l’evento è stato in grado di riproporre, sono state previste diverse giornate: da Sabato 25 Febbraio a Mercoledì 1 Marzo. Il pubblico ha già manifestato grande interesse, essendo quelle realizzate delle vere e proprie ricostruzioni storiche: storia, quella sarda, che purtroppo i libri di scuola mai ci hanno tramandato, avendo sempre ignorato le lotte che la Sardegna ha portato avanti nel tempo. La storia e la cultura del popolo sardo non esistono sui libri scolastici: a scuola sui libri possiamo trovare le vicende risorgimentali o l’avanzata dei Mille, ma poco o niente possiamo trovare sulle lotte combattute per la difesa della nostra Isola!
Ecco perché l’idea, cari amici, appare giusta e appropriata: essa risulta capace di colmare un vuoto, contribuendo a creare allo stesso tempo una memoria storica ai nostri giovani che non conoscono le loro radici, offrendo loro la possibilità di rendersi conto delle lotte portate avanti dai loro avi per difendere quella terra, quel suolo che orgogliosamente si chiama Sardegna.
Si, l’iniziativa ha colpito nel segno: Oristano apprezza lo sforzo degli organizzatori e un crescente numero di visitatori, in particolare giovani, continua a riversarsi all’interno dello storico palazzo degli Arborea in Piazza Manno per visionare, almeno idealmente, quella nobile dimora dove il casato degli Arborea un tempo dimorava e amministrava, da Oristano, l’intera Isola. I tempi, la storia ci insegna, sono in perenne e continua evoluzione, ma Oristano da questo punto di vista non solo non è cresciuta, ma è tornata indietro non poco! Oggi, infatti, appare come una piccola nobile decaduta, che non ha più nulla di quello che era l’orgoglio del passato, se non piccole tracce di mura e torri, e una reggia invisibile e ricoperta da nuovi materiali, annullata, violentata, adibita per lunghi anni a luogo di espiazione. È tempo di chiedere senza timore di restituirci almeno quel che resta del nostro passato!
Un sincero grazie per la straordinaria riuscita della manifestazione, anche quest’anno, a Marinella Foddis (supportata con dedizione e competenza da Anna Maria Flore), vero straordinario motore all’interno di Eventor, per la grande caparbietà e competenza dimostrata; grazie anche ai competenti collaboratori di cui si è avvalsa, indicati in premessa. È auspicabile che questa manifestazione collaterale diventi di anno in anno sempre di più intensamente legata alla Sartiglia: un valido supporto complementare, capace di divulgare maggiormente la nostra antica e luminosa storia oristanese. 

Grazie, amici, a domani, con l’augurio a tutti di una splendida Sartiglia 2017!
Mario Virdis

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